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La nascita dei Cavalieri

Per quanto si sa, la nascita dei Cavalieri di Athena risale all’epoca del Mito, durante la Prima Guerra Sacra che si scatenò tra Athena e Poseidone per la difesa dell’Attica. Poseidone decise che voleva l’Attica e per non rischiare di usare il suo corpo, formò un esercito dotato di sette guerrieri dalle armature a scaglie d’oro, insegnò loro ad usare il Cosmo. Athena anche formò il suo esercito di uomini, ma d’impatto non fu dello stesso avviso: mise su un ingente esercito di uomini, mortali con capacità da umani, perché essi combattessero lealmente, uomini contro uomini, che vennero ben presto decimati dai Generali degli Abissi di Poseidone.
Compresa che la situazione era disperata, rimasti solo 88 giovani guerrieri del suo esercito pronti a lottare fino alla morte, Athena decise di scendere dall’Olimpo tra i suoi guerrieri, per reincarnarsi nel corpo di una giovane fanciulla. La prima cosa che fece fu dar vita a tante armature quanti erano i guerrieri rimasti: diede ordine agli alchimisti dell’isola di Mu di formarne 12 d’Oro, le restanti di Bronzo, usando un particolare materiale chiamato “Polvere di Stelle”, oggi meglio conosciuto come “Stardust”, un materiale intriso dal potere stesso del Big Bang e dunque collegato direttamente ad esso.
Athena, una volta realizzate le armature, le consacrò personalmente alle 88 Costellazioni conosciute, donando loro vita propria, un’anima. Insegnò dunque, sebbene riluttante, ai suoi uomini ad usare il Cosmo, a padroneggiare il Settimo e l’Ottavo Senso, addestrò personalmente i suoi uomini e li spinse alle capacità proprie degli dèi ed essi, essendo carne della loro carne, si dimostrarono assai portati.
Così nacquero i Cavalieri di Athena, come la Pallade li nominò, che ella chiamò, nel corso dei secoli, a sé nei momenti in cui ve ne era necessità, in cui l’umanità era in pericolo e la giustizia e la libertà doveva essere esercitata e preservata. Oggi le schiere di cavalieri di Athena sono in costante aumento, su indicazione di Athena stessa. Il che vuol dire una cosa: l’umanità è in pericolo. Di nuovo.


L'ultima Guerra Sacra contro Poseidone

Venuto a mancare nel 1816 Altan viene sostituito due anni dopo da Eirene, una sacerdotessa allenata da Shan Long, cavaliere di Gemini e da Altan stesso e dimostratasi più che capace e degna di tale incarico. Poseidone, reincarnatosi, nel frattempo, fiuta un’occasione: il Grande Tempio è sguarnito di Cavalieri, così decide di dichiarare guerra. Corre l’anno 1818 e Emir, Rosalba e Shan Long, allievo di Emir, si pongono a difesa.
Emir e Rosalba muoiono eroicamente, difendendo il Grande Tempio ed offrendo la loro vita per la protezione di cavalieri e civili, lasciando il cavaliere di Gemini come ultimo sopravvissuto. Nello scontro, Poseidone muore. Il disegno di Athena diviene chiaro solamente in seguito: a Gemini e ad Eirene viene dato l’incarico di trovare nuove leve, nuovi Cavalieri della Speranza, nuovi Sacerdoti dal sangue benedetto, che insieme possano costituire una nuova generazione pronta ad ergersi come baluardo dell’umanità.


Le Lotte Successive

Nel 1822, scoppia la Guerra Sacra contro Hades, durante la quale l'Arena dei Cavalieri viene in gran parte distrutta grazie ad un attacco di Hypnos e Thanatos assieme a Cerbero, ricostruita nel corso dell'anno successivo. Per fronteggiare la minaccia, si crea un'alleanza con Asgard. Hades viene sconfitto alla fine dello stesso anno, sigillato in una rosa del nuovo Cavaliere di Pisces, Amalia Petrova.
Nel 1823 scoppia una guerra contro un Dio Azteco, Mextli, che servendosi di Cavalieri rinnegati ed un'alleanza con Loki sferra un potente attacco ad Asgard, minandone la fede e distruggendola. I pochi profughi si rifugiano dunque a Rodorio, ma è nella primavera che viene scoperto lo scopo di Mextli: risvegliare Lucifero e scatenare l'Apocalisse. I Cavalieri di Athena si uniscono alle schiere degli Angeli per fronteggiare la minaccia dei Demoni e di Lucifero, tutti loro agli ordini di Lilith, riscoprendo Atlantide e facendola risorgere nel Triangolo delle Bermude. Asgard torna a svilupparsi grazie alla rinascita dell'Yggdrasill, e le perdite sono numerose sia fra le schiere angeliche che quelle demoniache. Si scopre che il Grande Tempio venne originariamente fondato nella non più esistente Camelot grazie all'Angelo caduto Mironel, divenuto poi Merlino, ed Athena stessa come Ginevra, e che Atlantide era l'originaria sede degli Dei e degli Angeli loro guardiani in terra, sotto lo sguardo del creatore di tutto, Padre Chaos. Si scopre che divinità come Hades, Hypnos e Thanatos sono state corrotte e manipolate dai Demoni per duemila anni, e che altre come Zeus, Chronos, Odino, Era e Poseidone sono invece stati loro collaboratori. Alla morte di Mironel per mano di Lucifero, quest'ultimo dona la propria essenza angelica per risvegliare quella celata in Hades, che si rivela essere in realtà Azrael, l'Angelo della Morte. I Cavalieri uccidono Zeus ed Era, e la battaglia finale contro Lilith si svolge nella leggendaria Agarthi, nelle Azzorre, rovinata dalla presenza della Madre dei Demoni. Con Asgard in mano a Thor, Athena si rende conto di non essere in grado di proteggere il mondo da sola: si crea così una Sacra Alleanza di cinque fedi, fra Hades, Athena, Efesto, Shiva e Thor, ognuna col compito di vegliare su specifici aspetti della realtà.


E Le Persone?

Con la sola eccezione di alcuni disturbi di violenza a Dublino nell'inverno 1822, l'umanità è rimasta beatamente ignara dei vari conflitti. Le cose cambiano nella fine del 1823, poco dopo la morte di Lilith. Con la morte di Zeus, il seggio vacante dell'Olimpo fa gola a molte divinità, che decidono dunque di riunirsi per ricreare da zero la città di Cartagine. Lì indicono un torneo pacifico, patrocinato dalla Compagnia delle Indie, in cui i campioni delle varie fedi si combattono per determinare un vincitore che possa prendersi l'Olimpo. Con le divinità che hanno rivelato la loro esistenza, sono molte le persone che cercano di raggiungere Cartagine per assistere al torneo, sebbene l'accesso sia molto più economicamente possibile per le classi più ricche. Il Dio Azteco Tzitzimime però, con la sua Flotta delle Bestie, cambia le carte in tavola: laddove il torneo doveva essere pacifico, lui ed i suoi non si fanno scrupoli ad uccidere i campioni avversari, forti di una potenza superiore a quella di chiunque altro. Vincono così a tavolino il torneo, per il disappunto e la delusione del pubblico. Tzitzimime ed i suoi, nel frattempo, tengono in un pugno di ferro il Mar dei Caraibi, schiavizzando la popolazione di molte isole. Solo alcune di queste, grazie all'intervento della Sacra Alleanza, vengono liberate.